I tarocchi sono carte caratterizzate da una forte valenza simbolica infatti ogni arcano ha in se' moltissimi significati che toccano ogni aspetto dell'esistenza .Possiamo sfruttare questa peculiarità per interessanti meditazioni che possono arricchirci e infonderci serenità e consapevolezza. Una delle forme più semplici di meditazione coi tarocchi è quella di scegliere tra gli arcani maggiori la carta che più ci colpisce in modo positivo,attraendoci e infondendoci serenità e sensazioni piacevoli.
Cerchiamo un momento solo per noi,creiamo una atmosfera distesa e rilassata e prendiamo dal mazzo gli arcani maggiori.Gli arcani maggiori sono le lame più ricche di significato,dal valore spirituale più alto.Sfogliandoli escludiamo le carte che meno ci piacciono o che richiamano alla mente pensieri e sensazioni spiacevoli.Seguendo l'istinto cerchiamo la carta che preferiamo,e mettiamola di fronte a noi per osservarla partendo dalla figura rappresentata,i colori,le cose che la circondano e le fanno da cornice.Iniziamo a porci delle domande:cosa ci piace della carta? Quali sensazioni,persone,luoghi ci ricorda?Prendiamo tempo,se le risposte non vengono subito non facciamocene un problema. Concentriamoci sui significati positivi dell'arcano.Che rapporto hanno con la nostra vita,con il nostro essere? La carta ci somiglia o ricorda una persona cara? Parla della situazione attuale o dei nostri desideri?
Specchi di carta
giovedì 29 ottobre 2015
mercoledì 8 aprile 2015
L'interpretazione dei tarocchi
Quando ci accostiamo alla cartomanzia e ,in modo particolare,ai tarocchi ci rendiamo subito conto della miriade di significati delle varie lame.Perdersi in questo mare di associazioni e simbologie è così facile.L'esperienza non è certo l'unico modo per poter imparare a muoversi in questa sorta di labirinto.Ogni simbolo può essere letto in almeno tre modi:per quello che appare graficamente,per la sua contestualizzazione storico-culturale e per la sua valenza esoterica.
Così,ad esempio,la carta dell'imperatrice, può essere vista come una giovane donna,come una figura o situazione rilevante a livello intellettivo ed affettivo o,infine come una fase di realizzazione a livello culturale ed artistico del consultante.Una domanda posta in modo chiaro dal consultante ci può aiutare a comprendere meglio lo specifico messaggio delle carte,a dare un indirizzo alla lettura.In ogni caso dobbiamo allenare la nostra sensibilità e il nostro lato intuitivo a cogliere l'essenza della carta stessa,senza soffermarci in inutili particolarismi.La cartomanzia,infatti, non deve dare risposte o descrizioni puntuali,ma fornire dei percorsi e degli spunti a livello spirituale.Per questo consiglio vivamente di avere un approccio meditativo e quindi di privilegiare il significato esoterico delle carte che prenderete via via in analisi.
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mercoledì 12 settembre 2012
Il diavolo nei tarocchi
In questi giorni mi è capitato di riflettere sul significato della carta del diavolo,così sono riemersi in me ricordi molto lontani.Il primo mazzo di tarocchi che vidi nella mia vita,almeno dal vivo,era in camera da letto della mamma della mia migliore amica,elegantemente aperto, come un ventaglio di imagini strane e fortemente suggestive.
Ero una bambina e rimasi turbata dalla vista della carta del diavolo,rappresentato come un mostro che si ergeva minaccioso su due figure inginocchiate e incatenate.
Quando ho iniziato a leggere i primi manuali sui significati degli arcani mi è capitato di trovare una nebulosa di indicazioni contradditore e poco intellegibili su come interpretare questa figura.
Magnetismo,potere,passione,forze occulte,magia?Come contestualizzare questi termini in una lettura?Col tempo ho imparato a lasciare da parte queste definizioni e sono tornata proprio a ciò che tanto mi colpì quella prima volta da piccola:a quelle due piccole figure nude e incatenate.
I tarocchi parlano all'uomo e dell'uomo,quindi proprio verso questi miseri corpi genuflessi ci deve essere una sorta di mimesis,di immedesimazione,per cogliere il vero messaggio della lama.
Sottomissione,dipendenza,prigionia,ecco le parole chiave a cui fare riferimento.
Il diavolo è un demone e nella nostra lingua proprio il termine demone è usato per indicare alcuni tipi di dipendenza,ad esempio si usa dire "il demone del gioco" per persone che rovinano le proprie esistenze con scommesse e azzardo.
Anche la sfera affettiva è soggetta a dipendenza e sottomissione,un testo famosissimo in merito è "Donne che amano troppo"
Il sesso stesso spesso è vissuto in un'ottica malsana e distorta che porta o a usarlo per soddisfare un semplice bisogno o a subirlo,in entrambi i casi ,senza serenità emotiva e armonia psico-fisica.
Potrei andare avanti con tantissimi esempi ma credo che non serva e di avervi dato con la parola chiave dipendenza un'ottimo spunto per le vostre interpretazioni.
Il legame tra l'uomo e il suo demone è dato da pesanti catene ,è importante capire quali sono e romperle.Distruggere questi legami può mandare in crisi,infatti l'arcano successivo al diavolo è quello traumatico della torre,però è un passo vitale nel percorso di crescita personale di ogni individuo.
Ero una bambina e rimasi turbata dalla vista della carta del diavolo,rappresentato come un mostro che si ergeva minaccioso su due figure inginocchiate e incatenate.
Quando ho iniziato a leggere i primi manuali sui significati degli arcani mi è capitato di trovare una nebulosa di indicazioni contradditore e poco intellegibili su come interpretare questa figura.
Magnetismo,potere,passione,forze occulte,magia?Come contestualizzare questi termini in una lettura?Col tempo ho imparato a lasciare da parte queste definizioni e sono tornata proprio a ciò che tanto mi colpì quella prima volta da piccola:a quelle due piccole figure nude e incatenate.
I tarocchi parlano all'uomo e dell'uomo,quindi proprio verso questi miseri corpi genuflessi ci deve essere una sorta di mimesis,di immedesimazione,per cogliere il vero messaggio della lama.
Sottomissione,dipendenza,prigionia,ecco le parole chiave a cui fare riferimento.
Il diavolo è un demone e nella nostra lingua proprio il termine demone è usato per indicare alcuni tipi di dipendenza,ad esempio si usa dire "il demone del gioco" per persone che rovinano le proprie esistenze con scommesse e azzardo.
Anche la sfera affettiva è soggetta a dipendenza e sottomissione,un testo famosissimo in merito è "Donne che amano troppo"
Il sesso stesso spesso è vissuto in un'ottica malsana e distorta che porta o a usarlo per soddisfare un semplice bisogno o a subirlo,in entrambi i casi ,senza serenità emotiva e armonia psico-fisica.
Potrei andare avanti con tantissimi esempi ma credo che non serva e di avervi dato con la parola chiave dipendenza un'ottimo spunto per le vostre interpretazioni.
Il legame tra l'uomo e il suo demone è dato da pesanti catene ,è importante capire quali sono e romperle.Distruggere questi legami può mandare in crisi,infatti l'arcano successivo al diavolo è quello traumatico della torre,però è un passo vitale nel percorso di crescita personale di ogni individuo.
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giovedì 10 maggio 2012
Il meteo e la divinazione
Tradizionalmente la cartomanzia, o meglio la divinazione in generale,ha sempre attribuito valore e importanza alla correlazione tra tempo atmosferico e opportunità o meno di dare responsi.Questo concetto può sembrare assurdo,ma se riflettiamo bene,soprattutto nei secoli precedenti la vita era strettamente connessa con la natura,i suoi ritmi.La civiltà contadina doveva la sua sopravvivenza alla clemenza degli agenti atmosferci e bastava un periodo di siccità o una brutta grandinata per rovinare i raccolti e di conseguenza l'esistenza di intere popolazioni.Anche oggi questo stretto legame sussiste ma forse,soprattutto nei grandi centri urbani ,si è persa la consapevolezza di esso.
Ecco alcune piccole regole della divinzione a voi la scelta se seguirle o meno,in ogni caso le trovo molto interessanti da conoscere anche solo a titolo nozionistico.
Le giornate di VENTO portano falsi responsi,sogni ingannatori.
Prima di una TEMPESTA sarà possibile avere forti intuizioni.
Le giornate di BEL TEMPO sono ideali per la divinazione.
La PIOGGIA rende ogni vaticinio più difficile.
La NEBBIA dona concentrazione e buone intuizioni.
Con la NEVE si riesce ad avere sogni premonitori e buone interpretazioni.
mercoledì 29 febbraio 2012
Leggere le carte napoletane è veramente così difficile?
Questo post vuole essere la risposta a una domanda che mi viene posta frequentemente da molti di voi e cioè se è vero che le carte napoletane siano più complesse da usare rispetto a sibille o tarocchi.
Sinceramente questo è un falso mito da sfatare.
Ci sono molte tipologie di carte che possono essere usate per divinare ed ognuna di esse richiede un approccio un po' diverso.In particolare le carte napoletane hanno delle caratteristiche di cui è bene tener conto se ci avvicina ad esse per la prima volta.
Innanzitutto,già da una prima osservazione della loro veste grafica ,ci si può rendere facilmente conto del fatto che ad esse manchi un verso.Molti cartomanti usano segnare sui mazzi appena comprati la parte alta delle carte per determinarne il senso ad ogni lettura e ciò può essere un grande aiuto per avere un'idea più chiara del responso.
Altra caratteristica è quella di avere dei significati poco elastici,rigidi e non semplici per un approccio di lettura intuitiva.Questa è la vera difficoltà che si incontra alle prime letture che si può ovviare o attraverso letture con giochi e stese particolari .Il vero difetto delle carte napoletane è quello di non essere un mazzo ricco di significati spirituali e profondi come i tarocchi e nemmeno delle "chiacchierine" intellegibili e nate appositamente per essere lette agevolmente come le sibille.Le napoletane non sono altro che un mazzo da gioco popolare riadattato alla divinazione.Un valido esempio di questo è il fatto che manchi la donna.Se queste lame fossero nate per essere interpretate non sarebbe stata omessa una figura tanto importante.Si deve inoltre ricordare che a differenza dei tarocchi e delle sibille,non c'è stato un grande interesse da parte di esoteristi in merito a questo mazzo,quindi la letteratura in merito è scarsa e la trasmissione è stata per lungo tempo solo orale.Questo implica una scarsa quantità di accostamenti e la rigidità del significato lama per lama.
Ma tutto questo si potrebbe dire delle ancor più misteriose piacentine.
Non fatevi intimidire,basta il giusto approccio e riuscirete ad entrare in sintonia anche con questo tipo di divinazione.
Sinceramente questo è un falso mito da sfatare.
Ci sono molte tipologie di carte che possono essere usate per divinare ed ognuna di esse richiede un approccio un po' diverso.In particolare le carte napoletane hanno delle caratteristiche di cui è bene tener conto se ci avvicina ad esse per la prima volta.
Innanzitutto,già da una prima osservazione della loro veste grafica ,ci si può rendere facilmente conto del fatto che ad esse manchi un verso.Molti cartomanti usano segnare sui mazzi appena comprati la parte alta delle carte per determinarne il senso ad ogni lettura e ciò può essere un grande aiuto per avere un'idea più chiara del responso.
Altra caratteristica è quella di avere dei significati poco elastici,rigidi e non semplici per un approccio di lettura intuitiva.Questa è la vera difficoltà che si incontra alle prime letture che si può ovviare o attraverso letture con giochi e stese particolari .Il vero difetto delle carte napoletane è quello di non essere un mazzo ricco di significati spirituali e profondi come i tarocchi e nemmeno delle "chiacchierine" intellegibili e nate appositamente per essere lette agevolmente come le sibille.Le napoletane non sono altro che un mazzo da gioco popolare riadattato alla divinazione.Un valido esempio di questo è il fatto che manchi la donna.Se queste lame fossero nate per essere interpretate non sarebbe stata omessa una figura tanto importante.Si deve inoltre ricordare che a differenza dei tarocchi e delle sibille,non c'è stato un grande interesse da parte di esoteristi in merito a questo mazzo,quindi la letteratura in merito è scarsa e la trasmissione è stata per lungo tempo solo orale.Questo implica una scarsa quantità di accostamenti e la rigidità del significato lama per lama.
Ma tutto questo si potrebbe dire delle ancor più misteriose piacentine.
Non fatevi intimidire,basta il giusto approccio e riuscirete ad entrare in sintonia anche con questo tipo di divinazione.
mercoledì 22 febbraio 2012
Nuova piattaforma
Piccolo trasloco dalla vecchia piattaforma che ha chiuso i battenti a Blogger.
Putroppo,salvando i post ho perso i vostri commenti ma vi ringrazio di cuore di tutte le cose belle che mi avete scritto.Aspetto i vosti nuovi commenti,le vostre domande e curiosità.
A prestissimo!!!!
Putroppo,salvando i post ho perso i vostri commenti ma vi ringrazio di cuore di tutte le cose belle che mi avete scritto.Aspetto i vosti nuovi commenti,le vostre domande e curiosità.
A prestissimo!!!!
venerdì 30 dicembre 2011
Tarocchi,carte regionali,sibille e oracoli:facciamo chiarezza.
Con questo brevissimo post ho intenzione di tracciare un semplice schema per far chiarezza sui vari tipi di carte usate per la divinazione.
I tarocchi sono carte di origine antica,il mazzo è composto da 22 figure,chiamate arcani maggiori e 56 carte numerate divise in 4 simboli chiamate arcani minori.Le varie carte regionali ,come le francesi,altro non sono che rielaborazioni dei 22 arcani minori.Le sibille sono carte nate e create appositamente per la divinazione donando illustrazioni alle carte regionali,quindi,anche esse derivano dai tarocchi.Gli oracoli invece sono carte che,pur a volte ispirandosi ai tarocchi,non derivano da essi.Un esempio sono i tarocchi di Osho,di cui sicuramente parlerò più avanti, che altro non sono che un oracolo e non hanno conessioni vere e proprie coi tarocchi,sebbene ne abbiano preso (a parer mio erroneamente) il nome.
I tarocchi sono carte di origine antica,il mazzo è composto da 22 figure,chiamate arcani maggiori e 56 carte numerate divise in 4 simboli chiamate arcani minori.Le varie carte regionali ,come le francesi,altro non sono che rielaborazioni dei 22 arcani minori.Le sibille sono carte nate e create appositamente per la divinazione donando illustrazioni alle carte regionali,quindi,anche esse derivano dai tarocchi.Gli oracoli invece sono carte che,pur a volte ispirandosi ai tarocchi,non derivano da essi.Un esempio sono i tarocchi di Osho,di cui sicuramente parlerò più avanti, che altro non sono che un oracolo e non hanno conessioni vere e proprie coi tarocchi,sebbene ne abbiano preso (a parer mio erroneamente) il nome.
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