Ci sono molti motivi che possono spingere una persona ad avvicinarsi ai tarocchi.
Curiosità , attrazione verso la divinazione ,l'esoterismo o i simboli in generale.
Oppure ci si avvicina per caso, vedendo il mazzo da un amico o trovandolo in regalo su una rivista.
Le strade che portano a iniziare a conoscere e apprezzare i tarocchi sono tante e ,dal mio punto di vista ,valide con qualche eccezione di cui voglio parlarvi.
Come si puo' capire se si possono leggere,se si è "portati" alla cartomanzia?
Su alcuni testi si parla di segni zodiacali maggiormente inclini, di solito i segni d'acqua.
Sinceramente credo che sia una visione troppo limitativa e semplicistica.
Si è inclini a leggere i tarocchi se si ha tempo , voglia e passione per applicarsi ed imparare.Tutto qui, senza scomodare le stelle.
L'importante è comprendere le motivazioni che ci spingono a farlo.
Se ci si avvicina alla divinazione con dei motivi sbagliati non si andrà molto lontano.
Quindi, prima di mettersi ad acquistare mazzi e manuali , ci si deve chiedere "perchè lo faccio?".
Se lo si fa per un motivo specifico è meglio lasciare perdere.
Con motivo specifico intendo dire se si inizia per poter leggere i tarocchi per vedere se" il mio ex tornerà ?", o se "piaccio a quell'uomo?" o se "cambierò lavoro?".
Se i motivi sono questi, o cose del genere, lasciate perdere: fatevi fare un consulto ma non iniziate a leggere le carte.
Non iniziate nemmeno a leggerli per attirare l'attenzione.
E' una cosa più diffusa di quanto si pensi che molte persone per attirare le confidenze e l'attenzione di amici e conoscenti inizino a vaticinare con le carte.
Meglio lasciar perdere anche in questo caso e trovare qualche cosa di diverso per "darsi un tono".
Questi tipi di approcci alle carte li definirei "ansiosi" e credetemi che quasi sempre hanno esiti controproducenti.
In questi casi infatti la divinazioni non è più spunto per la riflessione e la meditazione ma diviene un qualche cosa di ossessivo in un meccanismo da circolo vizioso.
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